Oasi Ripa Bianca - La Riserva Naturale (Jesi)
(Dista 30 km da Serra de’ Conti)

Nel comune di Jesi, lungo il fiume Esino, fra il Parco Gola della Rossa e la costa adriatica sorge l’ area della riserva, che presenta un ambiente caratterizzato da isolotti, aree di sponda ghiaiosi, stagni e un piccolo bacino artificiale, ovunque predominano i salici rossi e bianchi e i pioppi.
La riserva, con i suoi diversi habitat, è divenuta un importante sito di svernamento e nidificazione di numerose ed interessanti specie di uccelli, come il Cavaliere d'Italia. 
Qui è presente anche la più grande garzaia di aironi delle Marche: sono oltre 100 i nidi di nitticore, aironi cenerini e garzette. Fra gli uccelli che frequentano le aree boschive vi sono lo sparviero, la civetta, l'upupa...

Cabernardi - Museo e parco archeominerario
(Dista circa 27 km da Serra De' Conti)

Gola del Furlo - La Riserva Naturale (PU)
(Dista 48 km da Serra de’ Conti)

Urbino, Fossombrone, Fermignano, Cagli e Acqualagna sono i comuni interessati dal territorio della Riserva. La splendida gola calcarea è incisa profondamente dal fiume Candigliano e da gallerie scavate dai Romani. Il paesaggio e la morfologia permettono di ricostruire la storia geologica da più di 200 milioni di anni fa, grazie alle sue rocce che illustrano le principali formazioni dell’Appennino Umbro-Marchigiano: le pareti della Gola sono formate dalle rocce più antiche, mentre salendo sul Monte Pietralata si possono osservare tutte le formazioni superiori. La vegetazione è costituita da boschi di leccio, querceti e faggi, alle quote più elevate si trovano le praterie, ideali territori di caccia di gheppi e falchi pecchiaioli; inoltre nella Riserva si sono stabilite le maestose aquile reali e nelle pareti di roccia nidifica il falco pellegrino.

Monti Sibillini - Il Parco Nazionale della Sibilla 
Dista 92 km (o 172 km in autostrada) da Serra de’ Conti

Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini è un’ area protetta nel cuore dell’Italia, tra le Marche e l’Umbria, con oltre venti vette che superano i duemila metri. Tra boschi di roverella e specie particolari come  il salice nano, l’albero più piccolo al mondo, si va alla scoperta del Monte Vettore e dei piani di Castelluccio con le splendide fioriture del periodo estivo. Importantissime dal punto di vista paesaggistico, vanno nominate la Gola dell’Infernaccio, la valle del Fiastrone, la grotta dell’Orso, che testimonia la passata presenza di questa specie sui Sibillini, dove oggi vivono indisturbati il lupo e il capriolo, l’aquila reale e il falco pellegrino. Questi monti nascondono segreti affascinanti come l’enigma della Sibilla Appenninica, di cui si percepisce la magica presenza.

Il Parco Zoo di Falconara
(Dista da Serra de' Conti Km 35)

Il Parco Zoo di Falconara occupa una superficie di circa 60.000 mq su una collina di Falconara Marittima (AN). Nasce per iniziativa privata, nel 1968, esclusivamente come parco di divertimenti per bambini, con giochi, altalene, scivoli, piccole casette delle fiabe e con pochi animali, soprattutto domestici. Dopo alcuni anni, il parco inizia ad evolversi come Zoo arricchendosi di nuove specie animali: uccelli ed in particolare felini, grande passione del titolare. Oggi lo zoo vanta numerose specie di animali anfibi, mammiferi, rettili e uccelli. Cammelli, zebre, giraffe, ghepardi, tigri e leoni, ma anche lupi, linci, puma e scimmie, solo per indicarne alcuni. Uno staff tecnico, comprendente anche Biologi, cura l’aspetto didattico-educativo del Parco e altre figure professionali, quali il veterinario e lo zoologo si occupano del benessere degli animali.

Gubbio - Città di pietra
(Dista 79 km da Serra de' Conti)

Gubbio si trova nella parte nord-orientale dell’Umbria sulle pendici del monte Ingino; in vetta a questo colle domina dall’alto la basilica di Sant'Ubaldo, che custodisce le spoglie incorrotte del patrono (1085-1160). Gubbio fu fondata dagli antichi umbri con il nome di Ikuvium o Iguvium, come testimoniano le famose Tavole Eugubine (I-III sec a.C.) che sono sette tavole bronzee scritte in lingua umbra sul “recto e sul verso” che rappresentano oggi il documento più importante dell’Italia pre-romana e che raccontano con minuzia e particolari di una cultura e di un’economia fiorente e di un’intensa vita religiosa di quell’importante centro italico.