Il granoturco "Quarantino" a 12 file era molto diffuso nelle campagne marchigiane fino agli anni sessanta del secolo scorso, quando venne soppiantato dagli ibridi di importazione per la loro maggiore redditività. Pressochè scomparsa, la varietà è stata recuperata qualche anno fà nel territorio di Serra De' Conti e salvata da una quasi certa estinzione. il nome Quarantino deriva dal fatto che intercorrono appunto circa 40 giorni dal momento della semina a quando si forma la spiga. La peculiarità di questo granoturco risiede nelle sue caratteristiche organolettiche; con la farina (macinata a pietra a grana fine) si prepara un'ottima polenta che colpisce per la cremosità e la morbidezza complessiva dei sapori. La farina è indicata anche per la preparazione di biscotti ed altri prodotti da forno.