CARATTERISTICHE DEL PERCORSO:
Percorso: 2 km circa
Percorrenza: 30 minuti
Attenzione: Parte del percorso si snoda lungo la SP dell’Arceviese
Lasciando la macchina nello spiazzale di fronte l’incrocio con Barbara potrete visitare l’area archeologica di Via Carrara dove sono stati rinvenuti resti del neolitico: 52 “buche di palo” di diverse grandezze testimoniavano la base di un antico villaggio fatto di terra o materiali leggeri. Si ritrovò una macina, un pozzo crollato, tegole romane e ceramica. Ad oggi l’area è caratterizzata da un piccolo abbeveratoio medievale che ci riporta alle stazioni di posta, dove si poteva riposare, fare il cambio dei cavalli per poi continuare il viaggio. Proseguendo lungo la strada statale in direzione di Arcevia, passato il distributore di benzina e metano vi troverete sulla destra una stradina di ghiaia dell’Acqua Salata. Davanti a voi si apriranno scorci di colline, campi coltivati, viti e piccoli fiumi. Questa zona ampiamente popolata fino agli anni ’50 da famiglie mezzadrili aveva il suo punto di ritrovo proprio nelle cannelle di acqua sulfurea e in quelle dell’acqua salata. In questi due luoghi si formavano lunghe file d’attesa per prendere un po’ d’acqua utile alla digestione e un’altra po’ d’acqua per cuocere la pasta risparmiando sul costo del sale. Arrivati su una curva con un grosso pioppo e prendendo la strada di sinistra potrete vedere un agglomerato di canne con alla base dei resti di mura, proprio dove sorgevano le cannelle dell’acqua sulfurea. Spostando lo sguardo alle vostre spalle, oltre ad una particolare visuale di Serra de’ Conti potrete vedere i “vulcanelli”, guardate bene e li troverete! Buona passeggiata!
La mappa sarà presto disponibile.