Organo Andrea Gennari 1827/1828 (Chiesa S. Maria Maddalena)

Situato nella Chiesa del Monastero di Santa Maria Maddalena, l'organo è un piccolo gioiello che si è mantenuto dal 1827-28 fino ad oggi, grazie ad un restauro effettuato nel 2001 dalla prestigiosa ditta padovana dei Fratelli Ruffatti.
L'organo ha la caratteristica di alloggiare al suo interno un tamburo con alcuni campanelli. Una cosa strana per i non addetti ai lavori, ma non così insolita a quei tempi. Tamburi negli organi a canne erano infatti molto comuni in Italia durante il diciannovesimo secolo, essi permettevano l’esecuzione del repertorio operistico composto per accompagnare le celebrazioni.

L'organo Gennari del Monastero Santa Maria Maddalena fu suonato egregiamente dalla "Moretta" di Serra de' Conti, Suor Maria Giuseppina Benvenuti (Zeinab Alif), la suora di origini sudanesi, oggi venerabile, che fu badessa nel monastero serrano e scomparsa nel 1926. Tra i suoi talenti spicca infatti quello per la musica, che mise a frutto studiando e suonando magistralmente, appunto, l’organo della Chiesa.

La presenza del tamburo e dei campanelli fu forse per lei un richiamo alle origini, un ricordo lontano del Sudan da cui fu violentemente allontanata quando era ancora una bambina.

Riportiamo di seguito il testo tratto da un documento conservato nell'archivio parrocchiale di Santa Maria della Porta a Macerata dell'1 Febbraio 1828, il quale testimonia l'impegno dell'organaro Andrea Gennari di costruire un nuovo organo per la Chiesa di Santa Maria Maddalena di Serra de' Conti, intendendo vendere, con tale scrittura privata, quello esistente e da lui acquistato con Contratto "dal Venerabile Monastero di S. Maria Maddalena di Serra de'Conti", al Signor Don Pietro Bocaletti di Macerata.

 

MACERATA, ARCHIVIO PARROCCHIALE DI SANTA MARIA DELLA PORTA, Carta sciolta [bollo da 5 baiocchi].

Governo Pontificio
Macerata questo di primo Febraro Milleottocentoventiotto 1828.
Per la presente privata scrittura fatta in doppio originale da valersi apparisca come il Signor Andrea Gennari di Professione Organaro di Morro di Jesi retrovende un'Organo dal medesimo acquistato in Virtù di Contratto dal Venerabile Monastero di S. Maria Maddalena di Serra de'Conti, ed ivi esistente fino alla formazione di un nuovo Organo, che per il detto Monastero il medesimo Signor Gennari va costruendo per il quale ha preso il tempo del Mese di Maggio del 1829 come da scrittura privata firmata li 4. Decembre 1827. Quale organo liberamente vende al Signor Don Pietro Bocaletti di Macerata Priore della Venerabile Chiesa di Santa Maria della Porta pel prezzo di Scudi Duecentoventi, con i patti e condizioni seguenti:
Che non ostante la dilazione accordata dal suddetto Monastero di S. Maria Maddalena ad Esso Signor Gennari fino al Maggio 1829. per la formazione del nuovo Organo, il Signor Gennari sarà obligato, come promette di consegnare al Signor Priore Bucaletti l'Organo. ora vendutogli, adattarlo, e renderlo sonabile per la Vigilia del Santo Natale di quest'Anno 1828.
Che l'Organo suddetto sia di buona qualità, e non sia difettoso, come il detto Signor Gennari ripromette, e portante i registri qui sottodescritti, e non diversamente. 1°. Principale basso, e Principale Soprano. 2°. Ottava. 3. Quintadecima. 4. Decimanona. 5. Vigesimaseconda. 6. Vigesimasesta. 7. Vigesimanona. Di Concerto. Voce umana; Flauto in duodecima; Cornetta; Tromboncini bassi, e Tromboncini Soprani. Controbassi de'quali cinque, o sei attappati. Il Signor Gennari poi si obbliga di aggiungere alli sopra scritti Registri l'Ottava ai Controbassi, dodici Tromboni, e trasportare il Flauto in duodecima, in flauto Ottava bassi, e flauto ottava Soprani [modifiche poi non effettuate, n.d.r.], e qualunque altra cosa, che potesse occorrere alla perfezione dell'Organo descritto.
 Resterà a carico del Signor Organaro di comporlo nella detta Chiesa, come resta a carico del Signor Priore il trasporto del detto Organo, la Manutenzione di un Falegname all'occorrenza, Cibarie, e alloggio per lo stesso Signor Organaro per i giorno occorrenti.
Il pagamento poi sarà diviso in quattro parti uguali: la prima di Scudi Cinquantacinque nell'atto, che si firmerà questa Scrittura, che si paga in faccia dei sottoscritti Testimonj, la seconda di ugual somma Scudi Cinquantacinque immediatamente dopo la collocazione dell'Organo, la terza al Natale del 1829, la quarta al Natale del 1830.
 Il Signor Organaro ripromette il mantenimento di detto Organo per un Anno, ed il compratore dichiara di aver diritto di far riconoscere il detto Organo s'è di buona qualità, e corrispondente alle condizioni assegnate.
 In caso d'inosservanza delle premesse condizioni dichiarano le Parti ciascuna per ciò, che gli riguarda all'emenda di qualunque pregiudizio, edanno [sic], perchè così, e non altrimenti[.]
Per la piena osservanza obbligano loro stessi, Eredi, Beni, e Ragioni a senso delle Leggi in corso, e si sottoscrivono alla presenza dell'infrascritti Testimonj, al qual contratto accede in qualità di Sicurtà Solidale il Sacerdote Filippo Pantaleoni
Io Pietro Priore Bocaletti mi obbligo per ciò che mi riguarda come sopra
Io Filippo Pantaleoni Sicurtà Solidale manu propria
Io Andrea Gennari mi obligo come sopra, è dichiaro di avere riceuto [sic] la prima rata di scudi cinquantacinque manu propria
Io Luigi Simonetti Sacerdote fui Testimonio presente manu propria
Niccola Curato Frapiccini fui Testimonio presente manu propria
e per me all'ordine [...] Paolo Bigliardo io Andrea Gennari